La Laurea Specialistica in psicologia consente l’ammissione all’esame di stato per l’iscrizione all’albo degli psicologi con qualifica professionale di psicologo. Ogni laureato, previo superamento dell’esame di stato, potrà esercitare, nei limiti delle normative che vigilano sulla professione di psicologo, la libera professione o nei seguenti settori occupazionali: psicologia scolastica e psicologia dell’apprendimento e dei processi educativi.
Dopo aver superato tutte le verifiche presenti nel curriculum, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, la quale consiste nella discussione individuale di un elaborato scritto da discutere dinanzi alla Commissione di Laurea, su un argomento a carattere teorico e/o sperimentale applicativo, redatto in modo creativo ed originale inerente agli argomenti presenti nel curriculum. La tesi va preparata sotto l’egida di un docente relatore titolare di un insegnamento nel corso di laurea.
Di norma nella commissione è presente il docente relatore. Possono essere componenti la commissione di valutazione della prova finale uno o più correlatori, non necessariamente docenti dell’Università e-Campus, che abbiano comunque supervisionato il lavoro in itinere in qualità di esperto.
Il conseguimento del titolo è l’esito di una valutazione complessiva del curriculum di studi e della tesi di laurea da parte di apposita commissione nominata dal Rettore.
Il giudizione finale è espresso in centodecimi e, qualora la votazione finale sia quella massima, la commissione può conferire in modo unanime la lode.
Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Psicologia. Il titolo conseguito appartiene al secondo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale, consente la qualificazione di dottore magistrale e la possibilità di effettuare l?esame di stato per l?accesso all?albo A degli psicologi.
Il Corso di Laurea mira alla formazione della figura professionale di uno psicologo in grado di operare in autonomia e scientificità. In tale modo vengono approfondite le maggiori tematiche teorico-applicative inerenti la psicologia e il ruolo che lo psicologo riveste nello sviluppo delle potenzialità individuali, familiari e di gruppo.
Inoltre, il Corso intende fornire metodi, strumenti e tecniche utili nella professione di psicologo.
Il corso si struttura in due anni. In particolare il primo anno prevede discipline caratterizzanti ed affini relative alla aspetti psicologia generale, clinica, giuridica e della psichiatria. Il secondo anno presenta una accentuazione più specifica sul piano delle teorie, metodi e tecniche psicologiche. La struttura del percorso di studi è pertanto organizzata in un biennio, nel quale il primo anno prevede apprendimenti fondamentali nelle discipline psicologiche ed medico-giuridiche, mentre il secondo anno si caratterizza per una accentuazione della psicologia dello sviluppo e dell’educazione ed attività collaterali. La gamma degli insegnamenti a scelta consente, a seconda delle motivazioni personali, di approfondire specifici settori disciplinari. Riguardo alle possibili variazioni dei percorsi di studio, non sono previsti percorsi curriculari distinti.
PSICOLOGIA GENERALE E FISIOLOGICA: Acquisizione di conoscenze e competenze inerenti le principali metodiche di indagine neuro scientifica, le basi biologiche dei processi cognitivi ed affettivi e del substrato neurobiologico delle interazioni sociali.
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE: Acquisizione di conoscenze e competenze psicologiche e metodologiche inerenti i processi di sviluppo nell’infanzia e nell’adolescenza con specifica attenzione ai contesti deputati a promuovere l’educazione e la crescita ottimale dell’individuo. Acquisizione di competenze relative alla valutazione degli interventi formazione permanente con particolare riferimento alla formazione professionale e dell’inserimento lavorativo.
PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA: Acquisizione di conoscenze e competenze finalizzate alla progettazione e conduzione di interventi psicologico-clinici di prevenzione, diagnosi, valutazione, sostegno psicologico e riabilitazione, congruenti con le esigenze delle persone e dei gruppi, nelle organizzazioni e nelle comunità
PSICOLOGIA SOCIALE E DEL LAVORO: Acquisizione di conoscenze e competenze in materia di psicologia sociale e del lavoro propedeutici allo svolgimento delle attività di competenza degli operatori del servizio sociale, competenze che, integrate con quelle afferenti agli altri ambiti disciplinari completano il profilo professionale dello studente
GIURIDICO MANAGERIALE: Acquisizione di conoscenze e competenze giuridiche rilevanti in ambito sanitario e sociale. Un particolare approfondimento verterà in merito ai principi della Costituzione con particolare riferimento al Diritto alla salute.
PSICOLOGIA GENERALE E FISIOLOGICA: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite ai diversi ambiti dell?attività professionale;
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE: Acquisizione della capacità di progettazione, realizzazione e valutazione di interventi formativi sia in presenza sia in FAD (Formazione a Distanza), nell’ambito dell’orientamento, del tutorato, della qualificazione e dell’aggiornamento professionale con individuazione dei bisogni formativi individuali e di gruppo.
PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze acquisite e di condurre gli interventi ritenuti necessari in questi ambiti in piena autonomia professionale
PSICOLOGIA SOCIALE E DEL LAVORO: Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite anche al fine di disporre di strumenti di lettura delle situazioni che concretamente si incontrano nel lavoro quotidiano e nelle aree di intervento nel sociale con particolare riferimento alle aree di maggiore problematicità e criticità quali il mondo del lavoro e della famiglia
GIURIDICO MANAGERIALE: Applicazione di tali nozioni di natura giuridica al proprio contesto professionale
In relazione alla consapevolezza ed autonomia di giudizio, si richiede al laureato la capacità di formulare autonomamente giudizi critici nella lettura e interpretazione della letteratura scientifica di riferimento psicologico. Si richiede inoltre la capacità di formulare valutazioni argomentate sui fenomeni indagati, in base ai dati osservativi e strumentali rilevati, anche tenendo conto dei principi dell’etica professionale. Tali capacità possono concretizzarsi – soprattutto attraverso l’esperienza della preparazione della dissertazione finale – nell’acquisizione di un’autonomia professionale e di un bagaglio di conoscenze e metodi, che pur nella loro identità ancora “in fieri” devono ambire ad essere esportati nelle scelte professionali del futuro psicologo. Il laureato è infatti consapevole del livello di formazione raggiunto e analizza con obiettività e deontologia la propria preparazione rispetto alla complessità degli interventi rivolti alle persone, famiglie, gruppi e organizzazioni. Le capacità di giudizio autonomo sono valutate attraverso gli esiti delle attività laboratoriali, la rendicontazione dell’attività di tirocinio, la prova finale.
In relazione alle capacità comunicative, il laureato è in grado di: comunicare in modo chiaro ed efficace, utilizzando appropriatamente il lessico della propria disciplina; stabilire relazioni professionali con utenti e professionisti, tenendo in considerazione le esigenze e le richieste degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni con i quali si trova ad operare nel corso della propria attività; è in grado di collaborare in équipe multidisciplinari. Le competenze sopra richiamate sono acquisite tramite le attività laboratoriali ed il tirocinio.
Si richiede al laureato una capacità sostanziale di riflettere sugli argomenti di studio e di saper leggere criticamente la letteratura del settore in modo da aggiornarsi continuamente in modo autonomo; di sapersi orientare rispetto alle offerte formative relative ad un livello di studi superiori (master, scuole di specializzazione e dottorato di ricerca) e di possedere le conoscenze di base che ne permettano l’eventuale accesso. Il laureato è inoltre in grado di definire un piano di ricerca e sviluppo della propria professione e della qualità professionale. Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.